Nei famosi anni ’60, Positano, oltre al fenomeno hippy, scopriva e sperimentava l’interessante fenomeno della “moda Positano”.
Essendo, gli abitanti di origine, commercianti, inventarono la famosa moda Positano improvvisandosi sarti di successo, tagliuzzando foulard, asciugamani di lino o cotone, trasformando lenzuola finissime ricamate a mano e vecchi centrini da tavola di tombolo o uncinetto in elegantissimi abiti da sera.
Questa moda stravagante venne apprezzata fin dai primi momenti, perché diversa e indispensabile ai cittadini.
Furono proprio gli improvvisati sarti commercianti ad inventare il tinto in capo, importando garze indiane mischiate con i vecchi merletti sottratti ai corredi.
Giacomo Cinque e Riccardo Ruggiti conducono l’antica sartoria, dove producono e realizzano questi capi emblematici del luogo, tenendo i prezzi accessibili ad un turista attento ai dettagli.
Producono e vendono in tutto il mondo, ma con il cuore, la cultura e lo spirito positanese.
